titolo progetto:Asilo all’interno dell’area Novartis
luogo: Bellaria, Rimini
committente: Novartis
data: 2011
con: Ori+Arienti
titolo progetto:Asilo all’interno dell’area Novartis
luogo: Bellaria, Rimini
committente: Novartis
data: 2011
con: Ori+Arienti
titolo progetto:Nuova scuola materna ed elementare
luogo:Minucciano (Lucca)
committente: Comune di Minucciano
data: 2007
Recupero dell’area ex fornace
Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2015
Menzione d’onore – Riconversione e Restauro
Il progetto riguarda il recupero della ex-Fornace di Riccione, complesso industriale adibito alla produzione di laterizi, costruito nel 1908 e dismesso nel 1970. L’area complessiva di intervento misura mq. 40.000; la superficie coperta è di mq. 3.400 totali.
Le vecchie destinazioni lasciano posto alle nuove, sfruttando le possibilità spaziali dei vecchi corpi di fabbrica, che mantengono così le loro forme, memoria storica del luogo: nei corpi di fabbrica trovano posto una Scuola Media per un totale di 450 alunni.
Il progetto ha l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale e sostituendo gli edifici preesistenti con nuove realizzazioni di altissima efficienza energetica, senza l’occupazione di ulteriori superfici.
Il proposito progettuale è creare volumi architettonici semplici e riconoscibili, uniformando forme, materiali e colori, reinterpretando gli aspetti storici delle preesistenze archeologiche alla luce della contemporaneità; il progetto aspira ad una certa continuità con la Storia in termini disintassi compositiva, consentendo la trasformazione dell’uso delle opere nel tempo, senza che queste perdano la loro identità. Si vuole perseguire, infine, la politica del risparmio energetico ricercando materiali facilmente reperibili a “km 0”.
La scuola Media è composta da un corpo ad un piano e da un altro, con questo collegato, di due piani fuori terra. Le aule sono servite da corridoio centrale di smistamento; l’amministrazione, l’aula professori, la biblioteca sono divise dall’area della palestra dal volume a tutta altezza dei collegamenti verticali. L’intervento globalmente è improntato da un lato al recupero e alla valorizzazione degli elementi murari in laterizio esistenti dall’altro a differenziare il nuovo
dall’esistente mantenendo una coerenza compositiva nel complesso dell’intervento. Esternamente con i brise soleil di cotto si utilizza un materiale tradizionale in una forma innovativa portando coerenza e differenziazione nell’intervento: questi danno una unitarietà a tutto l’intervento caratterizzato da una moltitudine di situazioni preesistenti e al contempo fanno risaltare la muratura preesistente che viene mantenuta. La copertura dei corpi scuola viene affidata a capriate metalliche di tipo Polonceau, doppio assito in legno, strato coibentante e un manto di copertura in tegole di tipo embrice affiancate; sopra la palestra una terrazza viene racchiusa dal sistema brise solei in trasparenza creando uniformità con il corpo scuola.
All’ingresso una bussola in acciaio e vetro valorizza la facciata esistente in tutti i suoi aspetti originari, di integrazione e cambiamento; una sorta di teca che volutamente “mostra” il valore simbolico e rappresentativo di recupero archeologico dell’ex opificio.
anno 2014
titolo progetto: Nuovo polo scolastico con ampliamento dell’edificio esistente
luogo: Monteroni d’Arbia (Siena)
committente: Comune di Monteroni d’Arbia
data: 2007
con: Paolo Bechi, Nicola Becagli, Davide Clementi, Alessandro Franco, Alessio Gai, Franco Rattini
Scuola materna, scuola elementare e verde pubblico Prato Smeraldo, Roma
Il complesso scolastico e delle aree attrezzate limitrofe è basato su un impianto a sviluppo lineare costituito da quattro edifici paralleli, ad un solo piano fuori terra, che si adagiano sul terreno del lotto senza evidenziare alcuna gerarchia: tre appartengono alla scuola elementare ed uno, nella parte più lontana dalla strade di scorrimento principali, alla scuola materna.
Ogni edificio si sviluppa secondo una sezione architettonica a linea curva asimmetrica contenente il disimpegno, da una parte, ed i locali d’uso dall’altra; nel disimpegno la curvatura della copertura resta in vista determinando un rafforzamento dell’idea primordiale di abitazione, ovvero della grotta, ed il senso di protezione che ne consegue.
Ma la forma organica aiuta anche il bambino a sviluppare una propria idea di edificio senza preconcetti e condizionamenti.
L’alternanza, sui lati lunghi, fra pareti vetrate, serigrafate, e cieche consente maggiore privacy nelle aule dedicate alla didattica e dà luogo a patii-corti semi esclusive ad uso dei bambini, i quali vi possono accedere direttamente dalle loro aule; Il sistema delle corti, occasione di benessere e comfort psico-fisico grazie all’apporto di luce naturale ed alla vista su aree a verde, va nella direzione di offrire anche occasioni di uso alternativo (esposizione, gioco, aree tematiche, coltivazioni…).
Gli edifici, nel loro sviluppo distributivo, si proiettano verso il paesaggio costituito dalle pertinenze a verde e sono fra loro collegati da uno spazio di attraversamento a pianta rastremata, semicoperto da tetto verde in modo da non interrompere la percezione dei quattro fabbricati distinti che solcano il prato.
Questo spazio, coerentemente con le richieste del Bando sulla flessibilità dei vari spazi, è ipotizzato a configurazione variabile per cui, in maniera elementare, possono essere ricavati spazi per rappresentazioni, esibizioni ecc. Sul lato est sono collocati gli spazi per le attività collettive ed ausiliari della scuola elementare, fra cui la cucina con mensa, la biblioteca per i docenti e la palestra con accesso facilitato anche in orario extrascolastico.