Restauro del Palazzo Guinigi-Magrini
Il Palazzo, vincolato ai sensi del D. Lgs 42/2004, si articola intorno al cortile centrale rettangolare che dona un maggior respiro verso il lato dell’ingresso principale. Realizzato in uno stile unitario, risale probabilmente ai primi decenni del ‘500 a cui è riconducibile per le forme semplici e raffinate del portone d’ingresso, per le finestre a mensola del piano terreno, per le finestre a croce che si trovavano ai piani superiori ed infine per la lineare facciata posteriore che si apre sul giardino. Per l’intervento è stata resa necessaria la redazione di uno strumento attuativo di recupero che mostra come rispettare il fabbricato storico con schedature, dove è illustrato lo stato esistente attraverso la descrizione dei diversi tipi di murature, intonaci, coloriture, pavimenti, volte, solai, tetti, porte e finestre. Il progetto, tenuto conto delle indicazioni, imposta un restauro filologico rispettoso dell’edificio stesso e del contesto architettonico preesistente. In questa ricerca è importante evidenziare l’inserimento dell’edificio nel contesto urbano, sia come valore cromatico che materico: in tal senso è stata effettuata una analisi in tre fasi articolata rispettivamente nella ricerca sull’edificio, nella ricerca sul contesto urbano e nella definizione dei criteri progettuali da adottare. Dall’unione dei dati raccolti nelle prime due fasi è stato
possibile raggiungere il livello conoscitivo necessario per impostare le linee guida della proposta progettuale (terza fase).
L’intervento di restauro e risana- mento conservativo, che si è svolto mediante una attenta campagna di saggi per individuare eventuali strutture o decorazioni storiche non visibili, ha valorizzato le caratteristiche storico-architettoniche dell’intero complesso immobiliare ridandogli la destinazione d’uso originaria (residenza) integrandola con le moderne esigenze e necessità igienico-funzionali. A tale funzione si è unita anche la destinazione commerciale del piano terra necessaria per poter rivitalizzare il complesso edilizio e rendere coerente l’apertura al pubblico del cortile.
L’edificio è stato suddiviso in più unità immobiliari individuate nel rispetto della struttura del fabbricato e realizzate senza alterare i vani principali. L’intervento infatti, all’in- terno di un disegno unitario, pre- senta una gradualità di interventi che risponde alla valorizzazione dei vari ambienti del palazzo. Quasi tutti gli ambienti sono rimasti inalterati e, nei casi in cui è stato necessario frazionare lo spazio, sono state introdotte esclusivamente strutture più basse e leggere (legno, ferro, vetro, cartongesso).
Anno di Realizzazione: 2010